20 Apr 2014

Escursione Sui sentieri della Libertà – 25 aprile 2014

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Sui_sentieri_delIl circolo legambiente Perla Blu di Cologna Veneta, propone per venerdì 25 aprile una escursione nei dintorni di Vestenanova, accompagnati dalla lettura di brani tratti dal libro “Sui sentieri della libertà, i luoghi della Resistenza sulla montagna veronese”, scritto da Beppe Muraro, Lorenzo Rocca, Marco Solazzi, edito da Cierre edizioni.

Il percorso si snoda attorno alla parte settentrionale del torrente Alpone, ai limiti orientali della provincia di Verona e dell’altopiano dei monti Lessini; zona ricca di testimonianze di un’arte e un’architettura popolare che si sviluppò nella zona a partire dal XV secolo e che proseguì fino a tutto l’8oo. Numerosi anche i fatti di cronaca legati alla guerra di liberazione che hanno interessato le contrade attorno a Vestenanova. L’itinerario si svolge in parte su strade asfaltate secondarie e in parte su strade sterrate e sentieri, copre una distanza di poco più di dieci chilometri e supera un dislivello di 400 metri. La durata prevista è di 4 ore circa.

Ci troviamo alle ore 7.30 in piazza Duomo a Cologna Veneta, dove ci organizzeremo per il viaggio con mezzi propri; prevediamo di terminare la mattinata, alle ore 12.30 circa, dopodichè ciascuno si potrà organizzare per il pranzo al sacco o per il ritorno a domicilio.

In caso di maltempo, la camminata non avrà luogo.

Per informazioni: Gini Filippo 3491959943

I soci di Legambiente sono coperti da assicurazione sia nel caso procurino un danno a terzi, sia in caso di infortunio, non sono assicurati i “non soci” che partecipano alle iniziative e che dovessero infortunarsi, lo sono solo se la responsabilità del loro danno è riconducibile al Circolo o ad un Socio del Circolo stesso.

09 Apr 2014

Intensificare la lotta contro la contaminazione degli alimenti da PFAS

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Articolo pubblicato lunedì 7 aprile 2014 sul sito del progetto HORIZON 2020: “The EU Framework Programme for Research and Innovation”.

Potranno risultare esotiche ed oscure alla maggior parte di noi , ma sono parte integrante della nostra vita quotidiana , sia che sappiamo della loro esistenza oppure no.

Conosciute come sostanze perfluoroalchiliche ( PFAS ), sono composti chimici che vengono utilizzati in una vasta gamma di prodotti industriali , dal confezionamento di cibi e bevande alle schiume antincendio , ai trattamenti impermeabilizzanti e contro lo sporco per i tappeti o indumenti. Lo svantaggio è che questi prodotti chimici si stanno diffondendo nell’ambiente. Spesso la contaminazione ha origine negli effluenti derivati dal trattamento delle acque reflue effettuato presso siti industriali o urbani.

Come risultato, i composti PFAS si trovano ora negli ecosistemi terrestri e acquiferi. Inoltre , i test hanno dimostrato che i PFAS sono presenti nel sangue della popolazione su scala globale. La potenziale minaccia per la salute umana è chiara.

Sviluppare la capacità di gestire e mitigare questa possibile minaccia era di competenza del progetto PERFOOD finanziato dell’Unione europea (UE).

Si ritiene che siano stati contaminati molti tipi di alimenti e bevande , compresa la semplice acqua potabile . L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ( EFSA) ha fissato i limiti per l’assunzione di PFAS ma tali limiti sono stati difficili da fissare a causa della mancanza di apparecchiature di rilevamento sufficientemente sensibili . Inoltre , la nostra comprensione delle vie attraverso le quali i composti PFAS entrano nel corpo umano e dei loro potenziali effetti sulla salute umana è ancora molto limitata.

Il progetto PERFOOD, riunendo alcuni istituti di ricerca europei altamente specializzati, le cui competenze spaziano dall`analisi chimica di PFAS, al consumo di cibo, l`analisi della qualità dell’acqua, la trasformazione alimentare ed il confezionamento dei prodotti, si era fissato tre obiettivi fondamentali. Il primo era di sviluppare strumenti migliori per rilevare la presenza di PFAS e utilizzarli per ottenere una migliore comprensione della presenza di PFAS nella nostra dieta . Il secondo era quello di capire meglio come i PFAS vengono trasferiti dall’ambiente nei nostri cibi e bevande . Il terzo era investigare quanto la contaminazione della nostra dieta sia causata da materiali in contatto con i cibi, utilizzati per l`imballaggio o per gli utensili con cui sono stati preparati, e quanto invece sia causata dalla trasformazione di acqua e alimenti.

Il team di progetto ha ottenuto progressi significativi in tutti e tre questi obiettivi , tra cui un miglioramento nella capacità di rilevare PFAS negli alimenti e nell`acqua potabile . “Come risultato del lavoro di PERFOOD , i limiti di rilevazione sono stati ridotti di un fattore pari a 100 picogrammi [un millesimo di miliardesimo di grammo ] per grammo , o addirittura inferiori “, spiega il coordinatore del progetto PERFOOD , il professor Pim de Voogt dell` Università di Amsterdam nei Paesi Bassi.

In oltre, svolgendo studi paralleli in quattro diverse località Europee ( Belgio , Norvegia, Italia e Repubblica Ceca ) , gli scienziati del progetto PERFOOD hanno scoperto che alcuni alimenti sono maggiormente contaminati da composti PFAS rispetto ad altri. Questi includono i frutti di mare , pesce , carne di maiale, carne bovina e uova di gallina . Passando ad esaminare i processi attraverso i quali questi composti PFAS sono entrati nella catena alimentare, il team del progetto ha scoperto che , nei bovini , i PFAS potrebbero essere trasferiti da mangimi e dall`acqua alla carne e al latte consumati dagli esseri umani , mentre le verdure assumono i composti PFAS dall’acqua . I pesci di allevamento hanno livelli di composti PFAS inferiori a quelli rilevati nel pesce selvatico poiché nuotano in acque con un`inferiore concentrazione di PFAS.

Inoltre, i ricercatori hanno individuato alcuni “punti caldi” con livelli elevati di PFAS. Tra questi, una località in Belgio vicina ad un sito industriale che produce PFAS ed alcune aree in prossimità degli aeroporti dove si utilizzano elevate quantità di composti PFAS per rendere ignifughe le superfici.

Ultimo ma non meno importante, il team di ricerca PERFOOD ha stabilito una chiara correlazione tra materiali a contatto con alimenti, con un rivestimento a base di fluoro e l`aumento dei livelli PFAS . Questi materiali comprendono carta da forno, involucri per il burro e il formaggio, carta impermeabile ai grassi e imballaggio da fast food.

Il lavoro pionieristico del progetto PERFOOD ha gettato una nuova luce su un tema di grande importanza per la salute umana. ” È stato dimostrato il trasferimento di PFAS da acqua di fonte alle bevande, dai mangimi alla carne, dai latticini al pesce d’allevamento , da terreni alle verdure e dagli involucri agli alimenti ed essa dipende dalla concentrazione di composti PFAS nel materiale d`origine. Ottenuta tale consapevolezza possiamo prendere misure per prevenire che un`ulteriore contaminazione si verifichi in futuro” , conclude il professor de Voogt .

Articolo originale in lingua inglese.

Link utili: www.perfood.eu/

 

20 Feb 2014

Inquinamento delle falde acquifere da PFAS

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Vi aspettiamo martedì 25 febbraio 2014 alle ore 20:30 presso il Teatro Comunale di Cologna Veneta (VR) con:

Prof. Gianni Tamino (Biologo all’Università di Padova)
Dott. Vincenzo Cordiano (Pres. dell’Associazione ISDE Vicenza)
Lorenzo Albi (Presidente di Legambiente Verona)
Giorgio Zampetti (Direttore ufficio scientifico Legambiente)

Perla Blu – Legambiente riunisce esperti, autorità sanitarie e amministrazioni comunali dell’Adige Guà, amministratori provinciali e regionali, per fare il punto sui composti rilevati nella falde acquifere: cosa sono? Perché sono dannosi? Quali provvedimenti vanno adottati per limitarne la pericolosità? Quali pericoli per la salute umana e ambientale nell’Adige Guà?

Scarica la locandina.

Ultimi aggiornamenti:

ci ha contattato la Segretaria dell’Assessore alla Sanità della Regione Veneto per confermare la presenza dell`assessore Sig. Luca Coletto accompagnato da alcuni tecnici dell’ARPAV.

 

20 Jan 2014

A Tavola con i Dogi

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L`associazione Adige Nostro organizza Sabato 22 febbraio 2014 alle ore 20,15, una serata di degustazione “alla riscoperta dei Nostri Giacimenti Enogastronomici.

Ecco il menù: 

ANTIPASTO

  • – Sarde’le in Saor
  • – Cicchetti a’la Venesiana (mezzi ovi ripieni)
  • – Bacalà Mantecato

PRIMO

  • Bigoli de Bassan in Salsa

SECONDO

  • Sepe nere co’la Po’lenta Bianca

CONTORNI

  • Fenoci col Late
  • Radecio Rosso

DOLCE

  • Crosto’li o Ga’lani
  • Frito’le Venessiane
  • Caffè
  • Acqua e Vino

I Vini della serata sono: Rosè IGT dei Colli Veronesi, Rosso IGT del Veneto Ca’ del Sette di Gambellara, Sabbialuce Vermentino di Gallura DOCG del 2011 dell’Azienda Agricola Monte Supada e per il dessert del Muller Thurgau della Cantina Rocca Sveva.

Il costo della serata è di 25€.

Prenotazioni presso Gianni Rigodanzo (347 1330045), Francesco Ottaviani (347 4801376) e Marco Vicentini (328 7856407)

Scarica la locandina.

03 Oct 2013

La terra di Arcole racconta

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Scavi archeologici in via dell`Alzana: dalla villa romana al villaggio mediovale.

Arcole, Biblioteca Comunale
5 ottobre – 8 dicembre 2013
apertura domenicale 10.30 – 12 e 16 -18
apertura su prenotazione per le scuole

ingresso gratuito

inaugurazione sabato 5 ottobre ore 11:00

la terra di Arcole racconta